Siamo in Svezia, dopo 14 giorni di viaggio e 2000km alle spalle. Come avevamo deciso prima di partire, ci troviamo nel momento di decidere se passare dalla Norvegia, lungo la costa che si affaccia sul mare del nord, o proseguire il viaggio attraverso la Svezia per tutto il Golfo di Botnia e tagliare poi per Alta. Fatte le dovute valutazioni decidiamo per la seconda via, così da cercare di arrivare a Caponord con qualche giorno di anticipo rispetto all'altra strada, più lunga e impegnativa.
Abbandoniamo quindi la costa sul Kattegat, il tratto di mare che divide la Svezia dalla Danimarca, per dirigerci verso l'entroterra, e subito troviamo conferma di ciò che sapevamo rispetto al percorrere questo itinerario: questo è il regno dei boschi di abeti e betulle. Alberi e alberi e alberi, da dove a volte si intervallano ampie radure e pascoli, o che nascondono laghi dalle acque mosse solo dal levarsi del vento. Anche le città e i villaggi si fanno molto radi, capiamo subito che, man mano che andremo avanti, dovremo prender bene le misure sia sui rifornimenti di cibo durante il giorno, che per scegliere dove fermarsi a dormire. Infatti già alla terza notte abbiamo avuto difficoltà nel trovare un alloggio perchè l'unico albergo del paese che avevamo fissato come fine tappa era al completo. Fortunatamente la Svezia, oltre agli alberghi, offre diverse possibilità per pernottare, come gli ostelli, molto utilizzati anche dagli stessi svedesi, o bungalow nei campeggi. Stasera siamo in un bungalow, trovato in extremis a fine giornata e dopo 165km di bicicletta. Siamo sulle rive di un lago da cui abbiamo assistito ad uno splendido tramonto che ci ha ripagato della sistemazione un po' spartana.
Siamo a metà viaggio, il morale è buono e le gambe reggono, abbiamo tutti qualche acciacco, soprattutto mal di culo per le tante ore in sella, ma non perdiamo di vista l'obiettivo.
martedì 26 maggio 2015
24-26 maggio, Svezia, boschi e laghi
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2 commenti:
Sicuramente la seconda via è più corta perché in Norvegia c'è da aggirare numerosi fiordi e talvolta da prendere il traghetto. Io sono andato col treno fino Narvik, passando dalla Svezia e poi sono sceso dalla Norvegia. E' vero, valutate bene le distanze e le possibilità di ospitalità perché mi ricordo che più procedi verso nord e più si diradano i piccoli villaggi e trovi foresta e poi ancora foresta ininterrottamente anche per più di 150 km. A volte il treno si fermava nella foresta ad un semplice segnale di fermata, senza stazione, senza marciapiede e dalla foresta apparivano campeggiatori con zaino e sacco a pelo e ne scendevano altri, semplicemente nella scarpata. Facevano il campeggio libero, presumibilmente.
Grande Mario e grandi ciclo macchinisti! Ho scoperto solo oggi che avete un blog. Vi seguirò e già lo fanno in tanti! Marco Pa Grande Mario e grandi ciclo macchinisti! Ho scoperto solo oggi che avete un blog. Vi seguirò e già lo fanno in tanti! Buona avventura!
Marco Marco Parigi di Mercurialis----fino a 100!!!
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