Lasciamo presto la stanza della guesthouse in una mattinata nuvolosa, l'aria è fresca come sempre, anche nelle giornate soleggiate. Fino alle 11 bisogna stare ben coperti, poi le temperature salgono e nel pomeriggio si viaggia che è una favola.
Arriviamo a Copenaghen in 4 ore con la voglia di scendere di sella per qualche ora e di visitare un po' il centro. Ci sistemiamo in un ostello fantastico, che sembra un porto di mare internazionale...ci sono continuamente persone con zaini e bagagli che vanno e vengono. Il piano terrà è diviso tra una grande sala, con reception e bar con numerose sedie e tavoli, e un'altra zona con un sacco di divani e zone di riposo, dove si può sostare in tranquillità nel mentre che ti assegnano il posto letto, il tutto in un ambiente piacevole e modermo. Il tema di fondo naturalmente è la bicicletta, con vari pezzi esposti in giro, e che rispecchia lo spirito della città dei confronti delle due ruote. Se in Germania ci hanno colpito le piste ciclabili, a Copenaghen non puoi che rimanere stupito da quanto esse sono diffuse ed efficienti. Praticamente una rete di strade che si sviluppa in parallelo alle corsie per le auto, semafori, incroci, sottopassi...sembra incredibile potersi muovere con tanta facilità e rapidità in mezzo al traffico cittadino!
Ci bastano poche ore passate nel pomeriggio in giro per la città per innamorarci della sua vitalità e fascino. Vi sono locali e luoghi di ritrovo in fantastici e moderni openspace, o anche semplici pub dall'aria trasandata nascosti nei seminterrati. Ci sono canali nel mezzo delle vie e ogni tanto qualche barca attracca o riparte. E poi gente di ogni nazionalità e una vitalità coinvolgente. Purtroppo noi non possiamo concederci una serata completa di svago, sia perchè l'indomani dobbiamo partire, ma anche per la stanchezza accumulata in 12 giorni e che il nostro corpo ci comunica costantemente.
Comunque la mattina del 23 ripartiamo, un po' a malincuore, verso nord, costeggiando il mare in una zona che sembra la Beverly Hills della Danimarca, tante sono le villette che si levano nel lungomare. Dall'altra parte si intravedono le coste della Svezia, e dopo poco più di due ore siamo già in terra svedese, lasciando la Danimarca dopo sole 48 ore di permanenza. La nostra tappa si conclude ad Halmstad, dopo aver pedalato per 135km.
Arriviamo a Copenaghen in 4 ore con la voglia di scendere di sella per qualche ora e di visitare un po' il centro. Ci sistemiamo in un ostello fantastico, che sembra un porto di mare internazionale...ci sono continuamente persone con zaini e bagagli che vanno e vengono. Il piano terrà è diviso tra una grande sala, con reception e bar con numerose sedie e tavoli, e un'altra zona con un sacco di divani e zone di riposo, dove si può sostare in tranquillità nel mentre che ti assegnano il posto letto, il tutto in un ambiente piacevole e modermo. Il tema di fondo naturalmente è la bicicletta, con vari pezzi esposti in giro, e che rispecchia lo spirito della città dei confronti delle due ruote. Se in Germania ci hanno colpito le piste ciclabili, a Copenaghen non puoi che rimanere stupito da quanto esse sono diffuse ed efficienti. Praticamente una rete di strade che si sviluppa in parallelo alle corsie per le auto, semafori, incroci, sottopassi...sembra incredibile potersi muovere con tanta facilità e rapidità in mezzo al traffico cittadino!
Ci bastano poche ore passate nel pomeriggio in giro per la città per innamorarci della sua vitalità e fascino. Vi sono locali e luoghi di ritrovo in fantastici e moderni openspace, o anche semplici pub dall'aria trasandata nascosti nei seminterrati. Ci sono canali nel mezzo delle vie e ogni tanto qualche barca attracca o riparte. E poi gente di ogni nazionalità e una vitalità coinvolgente. Purtroppo noi non possiamo concederci una serata completa di svago, sia perchè l'indomani dobbiamo partire, ma anche per la stanchezza accumulata in 12 giorni e che il nostro corpo ci comunica costantemente.
Comunque la mattina del 23 ripartiamo, un po' a malincuore, verso nord, costeggiando il mare in una zona che sembra la Beverly Hills della Danimarca, tante sono le villette che si levano nel lungomare. Dall'altra parte si intravedono le coste della Svezia, e dopo poco più di due ore siamo già in terra svedese, lasciando la Danimarca dopo sole 48 ore di permanenza. La nostra tappa si conclude ad Halmstad, dopo aver pedalato per 135km.
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