lunedì 8 giugno 2015

8 giugno, laghi, vallate, mare del nord

Anhe oggi il meteo sembra ricalcare quello del giorno precedente, solo che la temperatura è ancora più bassa. Siamo sugli 8° e il cielo è grigio e minaccioso. Facciamo spesa e colazione in un market dove incontriamo un gruppo di italiani in vacanza che vengono proprio da Caponord e non ci rassicurano molto sul clima che hanno trovato: pioggia, neve e temperature intorno allo 0. Ma la meta è ormai vicina e non ci perdiamo d'animo, montiamo in sella e ancora infreddoliti ci avviamo. Ci mettiamo una mezz'oretta a scaldarci ma poi le gambe iniziano a girare bene. Inizialmemte costeggiamo il bacino idrografico del fiume Kautokeino-Alta, che nasce in Finlandia e dopo 200km arriva fino al mare. La strada abbandona le ampie ondulazioni della tundra per veloci saliscendi sulle colline di una larga vallata. La vegetazione è sempre bassa e le piante senza foglie, sulle alture si scorgono ampie chiazze di neve. Il vento soffia da nordovest, per fortuna meno intensamente del giorno precedente. Dopo circa 60km arriviamo in un ristoro che dovrebbe essere un centro turistico, ma in realtà c'è solo un piccolo bar con un'anziana signora che ci fa pagare un occhio per una tazza di caffè, ma che comunque ci voleva per riprendere vigore. Il cielo man mano si apre un' po' e , tra una nuvola e l'altra, il sole fa capolino scaldandoci. Viaggiamo sui 3/400 metri finchè non superiamo un passo che ci fa cambiare vallata. La strada ora si affianca ad un lungo lago, le pareti delle montagne si fanno sempre più vicine, fino a diventare una stretta gola con le pareti a picco. Dalla parte finale del lago, come da un imbuto, si crea un fiume che ridiscende la gola tra massi e rapide, in uno spettacolare paesaggio. Piccole cascate d'acqua scendono qua e là dalle pareti verticali di roccia dove blocchi di ghiaccio sono ancorati nei punti meno battuti dal sole. Dai 400metri la strada, seguendo il corso del fiume, ci porta fino a 50 metri di altitudine. Ogni scorcio è unico e verrebbe voglia di fare mille fotografie, ma non avrebbero lo stesso impatto di ciò che raccoglie il nostro sguardo. Alla fine della gola, improvvisamente il paesaggio cambia, scompaiono gli arbusti e gli alberi spelacchiati e ritorna il verde vivo delle piante tutt'intorno. Rimangono gli ultimi 20 kilometri da fare per Alta, e quando all'arrivo si para davanti ai nostri occhi il Mare del Nord e il fiordo, circondato da montagne innevate, su cui si affaccia la città, l'emozione è tanta. Siamo veramente a due passi dalla meta finale.

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