sabato 6 giugno 2015

2-3-4 giugno, ancora Svezia

Il giorno di riposo ci ha rimesso in sesto per permetterci di affrontare l'ultima parte del viaggio e anche il sole è tornato a splendere seppure sia rimasto un discreto vento. Decidiamo di prendere una strada interna lontana dalla costa ma che ci consente di evitare la E4, riuscendo a goderci senza rischi il tragitto e il paesaggio, e con il vento che ci spinge percorriamo in 5 ore e mezza ben 140 kilometri arrivando a Skelleftea a tempo di record. Nell'ostello che abbiamo prenotato riusciamo a farci anche una bella sauna.
La mattina dopo ci aspetta un altro cambiamento meteo con il ritorno della pioggia e temperatura intorno ai 9°. Le gambe girano male e si fa fatica a prendere un buon ritmo. Seguiamo ancora strade secondarie, poi nel pomeriggio, per non allungare troppo il percorso, proviamo anche a riprendere la E4 per una cinquantina di kilometri, ma come solito ci ritroviamo a dover viaggiare come in un binario stando attenti al traffico veloce. Nel tardo pomeriggio cessa anche di piovere e torna a splendere il sole asciigandoci per bene, ma i cambiamenti climatici sono abbastanza repentini da queste parti e riusciamo ad arriviare all'ostello di Gammelstad, vicino Luleà giusto prima di altro scroscio d'acqua. Ormai siamo quasi alla fine del golfo di Botnia, che piano piano abbiamo risalito lungo la costa. Ci sembra come se stessimo percorrendo le strade svedesi da un mese, tanto è lunga questa nazione come estensione!
La mattina successiva decidiamo di allontanarci dalla costa e dalla famigerata E4 e cominciare a dirigerci verso l'interno. Seguiamo inizialmente una strada che costeggia il Lulehalven, foce del fiume Hedavan, dove Simone incappa in una foratura subito riparata. Da Boden poi, prendiamo per strade secondarie che con dolci saliscendi e tra belle vallate ci portano ad allacciarci alla E10. Da lì gli ultimi 30 km fino a Overkalix, un piccolo paesino circondato per tre lati dal fiume Kalix, che in questo periodo é in piena. Ci ritroviamo di fronte ad una estensione di acqua in movimento di diverse centinaia di metri, su più ramificazioni, e per la prima volta provo la sensazione di sentire la potenza della natura. In un campeggio troviamo un bungalow molto carino proprio in riva al fiume, e il doverci arrangiare a cenare con dei piatti freddi presi al supermarket, viene ripagato da uno spettacolare tramonto, con il sole che scende seguendo una linea obliqua e con una lentezza mai vista, per scomparire del tutto non prima delle 23:30. Durante quella che dalle nostre parti sarebbe stata notte, assistiamo ad un crepuscolo continuo. Sarebbe bello rimanere ad ammirarlo fino al nuovo spuntare del sole, ma la stanchezza si fa sentire e, come sempre, molto rapidamente ci addormentiamo.

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