sabato 7 giugno 2014

5/6 giugno Ballintoy-Armagh-Dublino

Ormai mancano due giorni per la fine del viaggio e, visti i problemi al ginocchio di Pino, decidiamo di modificare il percorso e trovare una strada meno impegnativa per arrivare a Dublino. Abbandonata la costa del nordatlantico andiamo in direzione sud percorrendo l'entroterra dell'Ulster attraverso strade di campagna molto piacevoli e con dislivelli poco impegnativi. In poco tempo e con ritmo tranquillo arriviamo ad Armagh dopo 120km, da dove qualche settimana prima è partita la terza tappa del giro d'Italia.
Venerdì mattina ci incamminiamo per percorrere gli ultimi 140km seguendo le strade della tappa del giro. Anche oggi la strada segue un itinerario di campagna fino a costeggiare il mare nella costa orientale. La stanchezza fisica e mentale si fa sentire soprattutto in arrivo a Dublino con l'aumentare del traffico, ma a parte qualche distrazione va tutto bene e finalmente siamo in centro! Arriviamo direttamente in Temple Bar, la via più animata e vivace della città e felici e soddisfatti per la realizzazione dell'impresa festeggiamo a suon di Guinness!
Abbiamo percorso 1450km alla media di 120km. Nonostante qualche calo mentale e fisico dopo metà viaggio, siamo soddisfatti dell'obiettivo raggiunto ma soprattutto di Pino, che era alla prima esperinza di viaggio con solo tre mesi di allenamento in bici. Bravissimo lui e bravi noi tutti!
Ora qualche giorno di riposo alla scoperta di Dublino e poi si  tornerà a casa...intanto buona Guinness a tutti!!

venerdì 6 giugno 2014

4 giugno Darry-Ballintoy

Questa mattina Simone si sente un po' debole mentre Pino accusa dei problemi per un versamento al ginocchio, così aspettiamo fino a tarda mattinata per valutare la situazione. Verso le 12 decidiamo di partire mantenendo però un ritmo basso per non affaticarci troppo.
Passiamo dal centro di Derry per vedere i murales che ricordano i sanguinosi fatti avvenuti all'all'inizio degli anni '70 tra manifestanti per i diritti civili e l'esercito inglese.
Usciamo da Derry e con passo tranquillo ci dirigiamo verso la costa. Una volta raggiunta la Causeway Coast nel Nordatlantico, rimaniamo a bocca aperta davanti a tanto spettacolo. La strada corre a qualche decina di metri di altezza dal mare, in un litorale formato da continue rientranze e piccoli promontori ricoperti d'erba fin dove arrivano le onde del mare. Passeggiando con le bici riusciamo a goderci ogni sfumatura e ogni scorcio che ci trovamo davanti. Ma i due pezzi forti del litorale sono il Dunluce Castle, costruito nel 17° secolo in un promontorio a picco sul mare ed ora parzialmente distrutto e le Giants Causeway's, una scogliera formatasi secoli fa e composta da migliaia di pietre esagonali una attaccata all'altra come un gigantesco mosaico.
Tra foto e panorami ci rendiamo conto che sono quasi le 20, la fredda brezza marina che spira da nord si fa sentire sempre di più, così decidiamo di fermarci a Ballintoy, un piccolo paesino affaciato sull'Atlantico, da dove, ciliegina sulla torta, ci godiamo uno spettacolare tramonto.

martedì 3 giugno 2014

3 giugno Donegal-Derry

Oggi la tappa prevista sarà di 100km circa, così ci concediamo un'ora in più di sonno per riposarci meglio. Dopo le ultime due tappe poco gratificanti dal punto di vista paesaggistico causa la pioggia e la strada, speriamo di rifarci passando nel cuore del Donegal. Complice una giornata da tipica cartolina irlandese, cielo azzurro punteggiato da sparse nuvole bianchissime, ci godiamo uno dei paesaggi più belli visti fin'ora. Saliamo gradualmente verso dolci colline in un contesto che ricorda un po' la zona del Gran Sasso d'Italia, verdi pascoli, torrenti, qualche pecora qua e là...unica differenza è che ci troviamo ad appena 250 metri di altitudine!
Piccola pausa pranzo per poi proseguire fino a Derry in Irlanda del Nord. Al primo impatto con la città rimaniamo colpiti da una certa aria di desolazione, locali chiusi, poca gente in strada. Vi troviamo invece una bella sistemazione in una depandance di un ostello, una casa su tre piani con due belle camere e cucina a disposizione.

1/2 giugno Galway-Foxford-Donegal

Lasciamo il b&b dopo una più che abbondante colazione. Si è dormito meno del solito e le gambe girano a fatica. Oggi l'itineratio previsto passerà per il cuore del Connemara, un'altra delle regioni più belle e rinomate, ricca di lunghe vallate, fiumi e laghi e proprio per questo molto battuta dai pescatori. Dopo poco più di un'ora però abbiamo un piccolo inconveniente per la rottura di un raggio alla bici di Simone, il secondo nel giro di poche ore poichè anche prima dell'arrivo a Galway ne era partito un altro. Con pazienza ci mettiamo al lavoro per sistemare la ruota ma quando ripartiamo inizia decisamente a piovere. Il meteo fin'ora ci aveva graziato ma oggi paghiamo pegno e passiamo tutto il resto della giornata sotto l'acqua. Purtroppo in queste condizioni non riusciamo a godere appieno del panorama intorno, così cerchiamo di arrivare il più presto possibile a Foxford per pernottare percorrendo in tutto 135 chilometri.
Il mattino seguente ripartiamo verso Sligo in direzione nord percorrendo una strada a scorrimento veloce. Non piove più e il tragitto è un susseguirsi di brevi saliscendi, in poco più di due ore e mezzo arriviamo nella città natale del poeta W.B.Yeats, la cui fama risuona in ogni ambito locale turistico e artistico. Proseguiamo poi verso Donegal seguendo sempre la direttrice principale. La costa è tutto un susseguirsi di ampie insenature che però non ci permettono di compiere un percorso più turistico e piacevole lungo il mare, poichè ci vorrebbe molto tempo, anche se di tanto in tanto ci si parano davanti bellissimi scorci sull'oceano. Arriviamo infine a Donegal dopo 135 chilometri.

domenica 1 giugno 2014

31 maggio Lahinch-Galway

Montiamo in sella per dirigerci verso le famose scogliere di Moher, siamo nella contea di Clare. Subito fuori paese passiamo accanto ad uno dei tanti campi da golf, sport molto diffuso in Irlanda. Proseguiamo poi per delle stradine secondarie, attraverso pascoli a ridosso del mare delimitati da muri a secco fatti con lastre di pietra piatte e larghe, che estraggono lì intorno.
Le scogliere sono uno spettacolo mozzafiato, si ergono dall'Oceano Atlantico a quasi 200 metri di altezza con pareti verticali da vertigine, tutto intorno al ciglio passa un sentiero che ne percorre la lunghezza e che permette di ammirarle da diversi punti. Non puoi che rimanere affascinato nel contemplare l'immensità che sprigiona una visuale del genere!
Unico difetto, essendo uno dei luoghi simbolo dell'isola, vi si trova una chiassosa e numerosa folla di turisti che toglie un po' di magia al posto.
Riprendiamo le bici e ci inoltriamo nel cuore del Burren, un'altra delle regioni più particolari a livello paesaggistico. Infatti ritroviamo ancora gli onnipresenti pascoli, suddivisi però da chilometri di muri a secco in pietra calcarea tipica della zona. La strada scorre via tra boschi di abeti e dolci colline per passare poi a un paesaggio più brullo e roccioso man mano che ci avviciniamo a Ballyvaughan sul mare. Da lì seguiamo la strada che segue la costa fino a Galway, meta finale della tappa di 105km.
Arrivati in città scopriamo che, come in tutta l'Irlanda, questo è un weekend di festa chiamato Bank Holiday. Centinaia di giovani affollano le vie del centro e in ogni locale e anche all'aperto suonano diversi gruppi musicali. Per qualche ora ci lasciamo coinvolgere dall'aria di festa ma poi, anche se a malincuore, per la stanchezza decidiamo di rientrare al B&B.