venerdì 29 maggio 2015

27-28-29 maggio, terra d'acqua

Lasciamo il campeggio alle 8 di mercoledì 27 in una splendida mattinata. Il lago di fronte al nostro bungalow ci aveva regalato uno scenario meraviglioso durante il tramonto della sera precedente, e stamattina ci fa sentire pienamente immersi nella natura circostante.
Proseguiamo il nostro percorso in direzione della costa orientale svedese che si affaccia sul Mar Baltico, percorrendo una larga strada non molto trafficata ma con continui lunghi saliscendi che spezzano continuamente il ritmo. Nella regione che stiamo attraversando vi sono poche cittadine di piccola-media grandezza e capita di percorrere dei lunghi tratti, anche di 30-40km, dove non si incontra altro che foresta. Però, a fronte di questi paesaggi a volte anche monotoni, quando meno te lo aspetti compaiono scorci di rara bellezza. Laghi costellati di isolette, ampie radure dove pascolano per lo più cavalli, fattorie e case in legno pitturato di rosso o fiumi dalle acque scure. E poi un cielo infinito, dove anche nelle giornate di sole non smettono mai di muoversi bianche nuvole che danno una grande prospettiva e profondità al paesaggio.
A fine giornata arriviamo a Sandvkin dopo 175km e nuovamente abbiamo delle difficoltà per trovare un alloggio. Solo alle 20 riusciamo ad ottenere una camera e a cenare in un albergo fuori centro. Decidiamo quindi che dall'indomani prenoteremo in anticipo per evitare brutte sorprese. E proprio il giorno dopo ultimiamo la traversata della Svezia da costa a costa, arrivando a Gavle sul Mar Baltico. Da qui continua la nostra risalita verso nord, e ogni volta che guardiamo la cartina rimaniamo sorpresi di quanto sia lunga la penisola scandinava. La traversata della Germania in confronto è stata una passeggiata!
Passiamo i successivi due giorni scoprendo nuovi scenari. Non mancano mai le infinite foreste, ma ai numerosi laghi si affiancano ampie insenature di mare, rendendo difficile capire se si è in presenza di acqua dolce o salata. Di sicuro l'acqua è l'elemento dominante qui. La sera di giovedì 28 ci fermiamo nei pressi del piccolo villaggio di Landvings, in una zona di mare molto bella. Troviamo alloggio in un piccolo ed accogliente ostello, che in realtà è come un bed&breakfast, dove il simpatico proprietario ci fa trovare una squisita accoglienza e, la mattina dopo, una super abbondante colazione. Questa volta, alla ripartenza, dopo 20 giorni di bel tempo, troviamo ad accompagnarci una fredda pioggia, fortunatamente intervallata da lunghe pause col sole a scaldarci, che però ci regala delle splendide variazioni di luce. Concludiamo la giornata a Sundsvall, una cittá industriale ma con un bel centro, dopo aver percorso 450km in tre giorni.

1 commento:

Unknown ha detto...

Siete veramente tosti. Se per varie ragioni, primo perché avete da pedalare, secondo perché magari a volte non vi prende il segnale e anche perché arrivate a fine tappa comprensibilmente stanchi, se volete, nel caso non li aveste già, vi potrei io cercare alloggi o campeggi con numero di telefono lungo il percorso che andrete a percorrere e comunicarveli. Per quanto riguarda le donazioni a Pedala per un respiro, io l'ho fatta. Qualche giorno fa mandai una mail al giornale Il Tirreno spiegando loro la vostra missione, visto che Mario abita a Pisa, e passai loro i link di Pedala per un Respiro e questo nel caso fossero interessati a far conoscere questa bella avventura. Speravo e spero ancora che anche se tardivamente ne parlassero. Apri il giornale e sono quasi tutte notizie brutte, il lunedì su 20 pagine 15 sono di calcio fino a quello parrocchiale; una volta che c'è una bella notizia, un'azione esemplare da parte di persone positive, spererei che le fosse data la giusta risonanza.