venerdì 6 giugno 2014

4 giugno Darry-Ballintoy

Questa mattina Simone si sente un po' debole mentre Pino accusa dei problemi per un versamento al ginocchio, così aspettiamo fino a tarda mattinata per valutare la situazione. Verso le 12 decidiamo di partire mantenendo però un ritmo basso per non affaticarci troppo.
Passiamo dal centro di Derry per vedere i murales che ricordano i sanguinosi fatti avvenuti all'all'inizio degli anni '70 tra manifestanti per i diritti civili e l'esercito inglese.
Usciamo da Derry e con passo tranquillo ci dirigiamo verso la costa. Una volta raggiunta la Causeway Coast nel Nordatlantico, rimaniamo a bocca aperta davanti a tanto spettacolo. La strada corre a qualche decina di metri di altezza dal mare, in un litorale formato da continue rientranze e piccoli promontori ricoperti d'erba fin dove arrivano le onde del mare. Passeggiando con le bici riusciamo a goderci ogni sfumatura e ogni scorcio che ci trovamo davanti. Ma i due pezzi forti del litorale sono il Dunluce Castle, costruito nel 17° secolo in un promontorio a picco sul mare ed ora parzialmente distrutto e le Giants Causeway's, una scogliera formatasi secoli fa e composta da migliaia di pietre esagonali una attaccata all'altra come un gigantesco mosaico.
Tra foto e panorami ci rendiamo conto che sono quasi le 20, la fredda brezza marina che spira da nord si fa sentire sempre di più, così decidiamo di fermarci a Ballintoy, un piccolo paesino affaciato sull'Atlantico, da dove, ciliegina sulla torta, ci godiamo uno spettacolare tramonto.

martedì 3 giugno 2014

3 giugno Donegal-Derry

Oggi la tappa prevista sarà di 100km circa, così ci concediamo un'ora in più di sonno per riposarci meglio. Dopo le ultime due tappe poco gratificanti dal punto di vista paesaggistico causa la pioggia e la strada, speriamo di rifarci passando nel cuore del Donegal. Complice una giornata da tipica cartolina irlandese, cielo azzurro punteggiato da sparse nuvole bianchissime, ci godiamo uno dei paesaggi più belli visti fin'ora. Saliamo gradualmente verso dolci colline in un contesto che ricorda un po' la zona del Gran Sasso d'Italia, verdi pascoli, torrenti, qualche pecora qua e là...unica differenza è che ci troviamo ad appena 250 metri di altitudine!
Piccola pausa pranzo per poi proseguire fino a Derry in Irlanda del Nord. Al primo impatto con la città rimaniamo colpiti da una certa aria di desolazione, locali chiusi, poca gente in strada. Vi troviamo invece una bella sistemazione in una depandance di un ostello, una casa su tre piani con due belle camere e cucina a disposizione.

1/2 giugno Galway-Foxford-Donegal

Lasciamo il b&b dopo una più che abbondante colazione. Si è dormito meno del solito e le gambe girano a fatica. Oggi l'itineratio previsto passerà per il cuore del Connemara, un'altra delle regioni più belle e rinomate, ricca di lunghe vallate, fiumi e laghi e proprio per questo molto battuta dai pescatori. Dopo poco più di un'ora però abbiamo un piccolo inconveniente per la rottura di un raggio alla bici di Simone, il secondo nel giro di poche ore poichè anche prima dell'arrivo a Galway ne era partito un altro. Con pazienza ci mettiamo al lavoro per sistemare la ruota ma quando ripartiamo inizia decisamente a piovere. Il meteo fin'ora ci aveva graziato ma oggi paghiamo pegno e passiamo tutto il resto della giornata sotto l'acqua. Purtroppo in queste condizioni non riusciamo a godere appieno del panorama intorno, così cerchiamo di arrivare il più presto possibile a Foxford per pernottare percorrendo in tutto 135 chilometri.
Il mattino seguente ripartiamo verso Sligo in direzione nord percorrendo una strada a scorrimento veloce. Non piove più e il tragitto è un susseguirsi di brevi saliscendi, in poco più di due ore e mezzo arriviamo nella città natale del poeta W.B.Yeats, la cui fama risuona in ogni ambito locale turistico e artistico. Proseguiamo poi verso Donegal seguendo sempre la direttrice principale. La costa è tutto un susseguirsi di ampie insenature che però non ci permettono di compiere un percorso più turistico e piacevole lungo il mare, poichè ci vorrebbe molto tempo, anche se di tanto in tanto ci si parano davanti bellissimi scorci sull'oceano. Arriviamo infine a Donegal dopo 135 chilometri.

domenica 1 giugno 2014

31 maggio Lahinch-Galway

Montiamo in sella per dirigerci verso le famose scogliere di Moher, siamo nella contea di Clare. Subito fuori paese passiamo accanto ad uno dei tanti campi da golf, sport molto diffuso in Irlanda. Proseguiamo poi per delle stradine secondarie, attraverso pascoli a ridosso del mare delimitati da muri a secco fatti con lastre di pietra piatte e larghe, che estraggono lì intorno.
Le scogliere sono uno spettacolo mozzafiato, si ergono dall'Oceano Atlantico a quasi 200 metri di altezza con pareti verticali da vertigine, tutto intorno al ciglio passa un sentiero che ne percorre la lunghezza e che permette di ammirarle da diversi punti. Non puoi che rimanere affascinato nel contemplare l'immensità che sprigiona una visuale del genere!
Unico difetto, essendo uno dei luoghi simbolo dell'isola, vi si trova una chiassosa e numerosa folla di turisti che toglie un po' di magia al posto.
Riprendiamo le bici e ci inoltriamo nel cuore del Burren, un'altra delle regioni più particolari a livello paesaggistico. Infatti ritroviamo ancora gli onnipresenti pascoli, suddivisi però da chilometri di muri a secco in pietra calcarea tipica della zona. La strada scorre via tra boschi di abeti e dolci colline per passare poi a un paesaggio più brullo e roccioso man mano che ci avviciniamo a Ballyvaughan sul mare. Da lì seguiamo la strada che segue la costa fino a Galway, meta finale della tappa di 105km.
Arrivati in città scopriamo che, come in tutta l'Irlanda, questo è un weekend di festa chiamato Bank Holiday. Centinaia di giovani affollano le vie del centro e in ogni locale e anche all'aperto suonano diversi gruppi musicali. Per qualche ora ci lasciamo coinvolgere dall'aria di festa ma poi, anche se a malincuore, per la stanchezza decidiamo di rientrare al B&B.

sabato 31 maggio 2014

30 maggio Killorglin-Lahinch

La mattina la stanchezza si fa sentire sempre di più. Sarà anche il fatto che facendo buio quasi alle 23 non ci si rende conto dell'orario e tendiamo a cenare e andare a dormire abbastanza tardi. Al b&b ci preparano per la prima volta l'Irish Breakfast con bacon, uova, salsicce e fagioli...in teoria la carica non dovrebbe mancare ma, forse cotti dalla lunga pedalata del giorno precedente, quando ripartiamo facciamo molta fatica a prendere il ritmo. Ci dirigiamo in direzione nord con l'obiettivo iniziale di percorrere più strada possibile per avvicinarci a Galway, ma viste le premesse procediamo poco velocemente e fermandoci spesso. Fortunatamente dopo pranzo però ci riprendiamo un po' e puntando ad ad arrivare a ridosso delle famose scogliere di Moher, allunghiamo il passo, e attraverso una lunghissima serie di saliscendi arriviamo a Lahinch verso le 19:30 dopo 125km.
L'oceano ormai si estende maestoso davanti a noi e in lontananza si scorgono gli spettacolari bastioni delle scogliere che andremo visitare l'indomani mattina.
Ogni giorno che passa scopriamo sempre di più la cordialità e la solarità degli irlandesi che non perdono occasione per salutari incrociandoti o nel prodigarsi per aiutarti con informazioni, o semplicemente per chiederti come va. Ci sentiamo veramente affascinati da questa mentalità disponibile e aperta.

29 maggio Ring of Kerry, Killarney-Killorglin

Lasciamo l'ostello e seguiamo un percorso naturalistico che appena fuori Killarney passa per un parco naturale che si estende per diversi chilometri tra boschi e giardini tenuti in modo impeccabile. Ai margini vi sono due laghi separati solo da un piccolo canale chiamato Meeting of water.
Imbocchiamo poi il Ring of Kerry, una strada panoramica che gira tutto intorno alla penisola, salendo verso il Moll's Gap, un passo di 250 metri appena ma che sovrasta una spettacolare vallata dai caratteri quasi alpini, punteggiata di laghi e nude rocce. Nel versante opposto prendiamo la stada che porta a Sneem in un susseguirsi di pascoli e greggi di pecore e il lento avanzare della bici permette di godersi appieno il paesaggio.
Dopo Sneem ci affacciamo per la prima volta sull'oceano, imponente e calmo. Una spessa coltre di nubi delimita il perimetro della penisola, si scorgono appena le cime dei monti avvolte dalle nuvole come una coperta. Proseguendo per la strada superiamo altri piccoli passi panoramici completando il giro della penisola a Killorglin, dopo 145km. La giornata in sella è stata lunga ma la bellezza dei paesaggi ripaga della stanchezza.
In città troviamo un bed&breakfast con pub annesso gestito da un gentilissimo signore che scopriamo anche essere un pianista. La sera infatti, come negli altri locali, si suona musica dal vivo, e nel pub che ci ospita assistiamo ad un altro spaccato della musicalità degli irlandesi. Infatti troviamo 4/5 persone che, come in un ritrovo tra amici, intonano diverse ballate suonando chitarre, violino e piano. Se non fossimo così stanchi ogni sera sarebbe da far festa!

venerdì 30 maggio 2014

28 maggio Cahir-Killarney

Il bed&breakfast dove abbiamo passato la notte è molto bello ed è gestito da una coppia di anziani simpatica e accogliente. Il marito, anche lui ciclista, non ha saputo resistere ad una foto di gruppo prima della partenza, seguita poi da numerosi e calorosi saluti.
Per recuperare la mezza giornata di ritardo che abbiamo, decidiamo di non passar più da Cork e di tirare dritto fino a Killarney nella parte ovest dell'isola. La strada segue per buona parte il corso del fiume Blackwater e quindi non vi sono particolari dislivelli da affrontare, così riusciamo a mantenere una buona media di velocità. Il sole splende e il cielo punteggiato di nuvole sparse a pecorelle ha profondità a perdita d'occhio, il paesaggio offre alla vista verdi pascoli e colline tutto intorno. Percorriamo l'intero tragitto abbastanza velocemente e arriviamo a Killarney verso le 16:30, dopo 130km e decidiamo di non andare oltre, così da riposarci qualche ora di più. Dopo qualche incertezza riusciamo a trovare due camere in un originale ostello vicino al centro, così troviamo anche il tempo di visitare parte del parco naturale e il Ross Castle sul Lough Leane. Finiamo poi per andare a cena in un ristorante del posto. Il cibo irlandese è buonissimo anche se usano molto friggere, ma prevalentemente cucinano carne di manzo, agnello o pollo. Nei vari pub, la vivace vita notturna è accompagnata da musica dal vivo quasi ovunque, si vede proprio bene che gli irlandesi hanno la musica nel sangue!